Miele Biologico Toscano

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Come si fa a dire "miele biologico"? Il miele non lo fanno le api? E poi le api volano, come si fa a controllare dove vanno?

Queste sono le principali domande che molti consumatori pongono di fronte ad un vaso di MIELE BIOLOGICO.
Il biologico è uno dei settori agroalimentari più regolamentati ed è dotato di una normativa molto rigida. Il regolamento CE 834/07 prevede tutta una serie di regole
per poter chiamare biologico il miele e qui riassumeremo le fondamentali in ordine di importanza.
- Sottoporsi ad un controllo esterno
Essere biologici significa aprire la propria azienda a controllori esterni, sottoporre ai loro controlli i libri contabili, il carico/scarico del magazzino, le vendite, le
procedure di lavorazione, occorre denunciare il posizionamento degli alveari, dimostrare la tracciabilità della cera che anch’essa deve essere certificata biologica.
- La cura delle malattie
In apicoltura biologica sono ammessi solo sostanze di origine naturale (presenti in natura) quali acidi organici, oli essenziali o preparati di piante ed è assolutamente
vietato usare antibiotici, fungicidi, acaricidi di sintesi, ormoni ecc.
- Il nido
In apicoltura biologica il legno, la cera e la propoli presente nell'alveare non devono riportare residui di contaminanti chimici. Non possono essere usate arnie non di
legno (es. polistirolo) e le stesse devono essere verniciate con pitture naturali.
- Il pascolo delle api
L'apicoltura biologica prevede una distanza di 3km da colture non biologiche e da altre fonti inquinanti. Per questo motivo gli alveari devono essere dislocati
all'interno di aziende biologiche o a colture spontanee o a basso impatto ambientale.

Perchè Bio? Per essere felice....

Bisogna comprendere ora e subito che l’agricoltura biologica ed etica costituisce l’eredità che la Terra ci tramanda da millenni affinché sia possibile un futuro sostenibile alle generazioni che verranno di una umanità condomina e non padrona del pianeta, condannata altrimenti a sopravvivere in un mondo morto ed alieno, ammassata nelle megalopoli verticali e nelle aree metropolitane ove sin da oggi è condannata (ai domiciliari?) quasi il 70% della popolazione. No grazie, preferisco essere felice.
Roberto Brioschi  (attivista della terra, membro di Rete dei Semi Rurali, autore o co-autore di libri)

Il nostro Miele

Nonostante le stagioni siano sempre più tristi per quanto riguarda la Api e la produzione del Miele, la nostra missione prima di tutto è quella  di essere "Custodi" di  questo favoloso e instancabile insetto che necessita di cure ed attenzioni costanti, specialmente in annate disastrose dal punto di vista climatico, dove non è solo a rischio la loro esistenza ma anche quella di tutti noi... perchè il 75% del cibo che mangiamo è frutto del loro lavoro.
Nonostante le molte e cicliche difficoltà, la nostra grande passione e il nostro forte entusiasmo riescono non con poco sacrificio a garantire una varietà di Mieli davvero diversificati ed eccellenti, talvolta rari e molto complessi nella loro produzione.
Mieli che il grande mercato non può offrire, ma che noi "piccoli"produttori, mossi da spirito d'avventura e curiosità riusciamo a produrre, inserendoli con entusiasmo nella nostra favolosa "collezione".
L'arcobaleno di odori, sapori e consistenze assolutamente diversi fra loro, sono per noi un valore aggiunto inestimabile. 

Il miele più prezioso... il Millefiori

Purtroppo nel pensiero comune del consumatore il Millefiori viene sempre associato a quei mieli che la grande distribuzione, per ragioni di mercato, deve sempre garantire con le stesse caratteristiche, sempre lo stesso colore, sempre lo stesso gusto, sempre (purtroppo) liquido.
Spesso ci sono capitati nuovi clienti che alla nostra proposta di assaggiare il Millefiori hanno detto "no grazie non lo assaggio, tanto il Millefiori lo conosco"....questa è la classica frase di un cliente abituato a comprare il Miele Millefiori standardizzato del supermercato e per carità, ognuno compra ciò che vuole, però una spiegazione a questo nuovo cliente ogni volta va data, per far capire che il Millefiori non è uno, ma una infinita tavolozza di sapori, colori e luoghi! Non voglia questa essere una critica sia chiaro...anche noi prima di intraprendere questa strada pensavamo che il Miele fosse di un tipo soltanto, che fosse per sua natura soltanto liquido, che quello cristallizzato era da buttare, che le api producevano miele tutti i giorni dell'anno etc etc....ma ora che abbiamo ben chiara 
la complessità della cosa ci piace informare chi ancora non ha"oltrepassato
 la soglia dell'illuminazione apistica " 😂.
Il nostro Millefiori cambia, cambia di anno in anno, cambia di stagione in stagione, cambia addirittura da un mese all'altro, non è mai lo stesso... ogni volta che avrete la possibilità di assaggiarne una nostra produzione rendetevi conto che probabilmente sarà l'unica opportunità della vostra vita, perché sarà praticamente impossibile farne un altro con le stesse caratteristiche, le piante non fioriscono per lungo tempo, a maggio ci sono delle fioriture che non ci saranno a giugno, ogni mese ha le sue fioriture, sopratutto ogni luogo, ogni apiario ha i suoi fiori, poi per capire la complessità, alcune fioriture di un determinato luogo l'anno successivo possono subire dei danni per il maltempo e allora ecco che altre fioriture saranno la principale risorsa per le api....quindi capite bene che il Millefiori è il Miele più complesso che possa esistere, è il Miele per eccellenza, quello che stupisce ogni volta, perché ogni volta è una incognita sul colore e sul gusto, fino a che non viene estratto dai telai del melario, non si sa cosa uscirà fuori. 
Questa è la bellezza del Millefiori!
Invece i Mieli Monoflora (Acacia, Castagno, Trifoglio etc... ) devono avere sempre le stesse caratteristiche, altrimenti non possono essere etichettati con il nome di quella varietà, ci sono dei parametri organolettici che lo devono identificare al 100%, questo non vuol dire che un Miele di Acacia non contenga altri nettari di altre fioriture....altre fioriture sicuramente ci sono, ma la percentuale deve essere bassa per non andare a modificare le caratteristiche della varietà predominante.
Detto ciò....ci auguriamo di potervi sorprendere ad ogni barattolo di Millefiori che vi proporremo, perché chi lavora in piccolo come noi punta alla valorizzazione dell'unicità del proprio prodotto, la standardizzazione lasciamola all'industria del Miele!